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ThermalTake MaxOrb EX - Caratteristiche tecniche

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Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche salienti sono in parte già state accennate nell'introduzione. Cercheremo ora di analizzarle più nel dettaglio, giustificando le scelte di ThermalTake ove opportuno.
Partendo dalla base, rigorosamente in rame, non possiamo fare a meno di ribadire il pessimo stato in cui era quando è arrivata in redazione. La pellicola protettiva, applicata proprio per evitare il contatto della base con l'aria era stata rimossa e successivamente rimessa, ma in modo poco accurato, lasciando così delle bolle d'aria che hanno creato delle macchie di ossido. In realtà siamo poi riusciti a ripulire totalmente la base immergendola nell'aceto che è riuscito a togliere tutte le ossidazioni riportando la base al suo colore originale. La lappatura era originalmente buona, praticamente a specchio, ma anche qui abbiamo potuto notare segni di usura sotto forma di numerosi graffi sulla base.

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Dalla base si dipartono 6 heatpipes in rame del diametro di 6mm, che rialzano il corpo dissipante di circa 3cm rispetto alla sommità della base. Le heatipes sono poi piegate ad anello e attraversano le alette formando dei cerchi. In realtà sembrano ricongiungersi all'estremità opposta del dissipatore, in corrispondenza della staffa che sorregge il potenziometro, facendo quindi supporre che siano soltanto tre heatpipes che partono dalla base e poi ritornano. Tuttavia questo non costituirebbe una grande differenza in quanto il funzionamento sarebbe comunque simile a quello di 6 heatpipes distinte. Da notare che solo le heatpipes più esterne conducono il calore a delle alette in rame. Per quelle centrali, che trasportano anche più calore, è stato scelto infatti un corpo con alette radiali in alluminio. Benché sia risaputo che il rame conduce meglio il calore, non a tutti è noto che l'alluminio offre proprietà migliori di scambio termico (e per questo motivo è spesso preferito per la costruzione delle alette). L'argomento offre numerosi spunti di discussione ma, a nostro giudizio, la scelta di utilizzare l'alluminio nella parte sottostante alla ventola, non è stata fatta per risparmiare sul costo minore rispetto al rame (oltretutto è una parte anche molto piccola rispetto al resto del dissipatore) ma per migliorare le prestazioni. La stessa soluzione di alette sia in alluminio che in rame era stata già adottata sul DuOrb, dissipatore già recensito tempo fa dalla nostra redazione.

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Passando invece alla ventola, purtroppo integrata nel dissipatore e non facilmente sostituibile, troviamo una 120x25mm con un range di velocità da 1300 a 2000 rpm. La velocità è regolabile tramite il potenziometro presente su un lato del dissipatore che permette quindi di è regolare anche la rumorosità (16-24dBA) e le prestazioni del dissipatore secondo le proprie esigenze.
Purtroppo per accedere al potenziometro, integrato nel dissipatore, bisogna per forza aprire il pannello laterale del case. Il connettore è infatti a tre pin e non permette una regolazione anche PWM, via software. Il flusso d'aria massimo a 2000 rpm è piuttosto elevato (86,5 CFM) e permette di raffreddare in modo adeguato anche i componenti intorno al socket.
La ventola è dotata di LED blu e l'effetto visivo, grazie alle pale semi trasparenti, è un disco luminoso di gradevole presenza., ideale per un case finestrato.

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