Overclocking Sandy Bridge
L'overclock delle cpu Sandy Bridge è stato pesantemente rivoluzionato. Le voci iniziali di overclock impossibilitato a causa del base clock (BCLK) bloccato a 100 mhz sono state parzialmente confermate. Come accennato nella parte introduttiva di questa recensione, un consistente overclock sarà possibile soltanto tramite moltiplicatori e soltanto su schede madri P67, dove sarà abilitata la funzione Intel Extreme Tuning. L'overclock verrà effettuato tramite i moltiplicatori del turbo mode, e non della cpu, il quale rimarrà invece bloccato sulla frequenza di default. I moltiplicatori saranno completamente sbloccati soltanto sulle cpu K, dove avremo a disposizione moltiplicatori fino al 57x. Ciò significa una frequenza massima di 5700 Mhz, più un possibile incremento con un piccolo overclock del base clock, generalmente limitato però a soli 5 o 6 Mhz, prima di incappare in evidenti instabilità del sistema. La principale limitazione di queste instabilità è da attribuire alla mancanza di divisori per le periferiche di I/O e per la frequenza del PCI-Express, con possibili danneggiamenti anche dell'hardware collegato in caso di incrementi troppo elevati del BCLK. Tali divisori, i cosiddetti “fix”, sono stati introdotti ormai da diversi anni in tutte quelle architetture che permettevano un overclock tramite base clock o bus, come era denominato nelle architetture Core 2 e antecedenti. Con Sandy bridge abbiamo assistito a una sorta di “retromarcia”, in cui evidentemente Intel ha scelto di imporre questa limitazione in modo ben predeterminato. Non sappiamo se è stata una scelta puramente di mercato oppure se Intel è stata obbligata da vincoli architetturali. Sta di fatto che nelle CPU K, con moltiplicatore completamente sbloccato, l'overclock è estremamente semplice e gratificante. Sarà sufficiente infatti innalzare da bios o tramite utility Intel il moltiplicatore a 44x o 45x per ottenere senza grossi problemi un overclock fino a 4,4 o 4,5Ghz con un aumento del vcore non troppo consistente. Grazie ai consumi estremamente ridotti questo overclock sarà possibile anche con un dissipatore ad aria di fascia media, operazione impensabile fino ad adesso con le precedenti generazioni di cpu.
In alcuni casi sarà possibile raggiungere anche 4,7 o 4,8 Ghz, con un aumento un po' più consistente del vcore. In questo caso, però, sarà più difficile ottenere una configurazione adatta da un uso giornaliero per via dell’aumento di tensione necessario e per l’inevitabile aumento delle temperature, in special modo sul 2600k con HT attivato. Per chi vorrà ottenere il massimo dalla propria piattaforma sarà possibile effettuare un overclock più accurato con una piccola variazione del base clock, che potrebbe garantirgli di ottenere un altro step del moltiplicatore, in caso di decremento del base clock, o un aumento diretto di frequenza in caso di incremento del base clock stesso.
Altro fattore interessante in Sandy Bridge è la presenza di moltiplicatori sbloccati anche per la memoria, con la possibilità di ottenere un incremento della frequenza delle memorie senza l'aumento del base clock (d'altra parte impossibile in modo consistente). Tale operazione permetterà di raggiungere in tutta semplicità le frequenze di 2133 mhz, introdotte recentemente nei profili XMP e nello standard JEDEC per le memorie DDR3, mentre normalmente il supporto ufficiale delle CPU Sandy Bridge è per memorie DDR3-1333. Tale operazione è possibile solo sui chipset P67.
Ricordiamo inoltre che per raggiungere frequenze delle memorie elevate sulle piattaforme LGA 1156, era necessario effettuare obbligatoriamente l'overclock del base clock, vista l'assenza di moltiplicatori così elevati per le ram. Ora sarà possibile installare moduli di frequenza elevata anche con CPU a default, grazie ai moltiplicatori fino a 21,3x.
Le CPU i7 e i5 non-K, meritano un discorso particolare, perché sarà comunque possibile un minimo di overclock, grazie alla presenza di quattro moltiplicatori extra a disposizione di chi vorrà innalzare le frequenze di esercizio della cpu. Vista però l’esigua differenza di prezzo tra cpu K e non, consigliamo a tutti quelli che vogliono effettuare overclock di puntare su quelle con moltiplicatori completamente sbloccati. Nessuna possibilità di overclock invece per le cpu i3, vista l'assenza della tecnologia Turbo Boost.
Infine, prima di mostrarvi i risultati ottenuti, vi lasciamo con qualche piccola considerazione per l'overclock estremo. Se l'assenza di fix ha fatto storcere il naso a molti overclocker, la presenza di un massimo moltiplicatore a 57x è un'ulteriore fonte di demotivazione per l'overclocker estremo. Chi comunque non ha resistito alla tentazione di ottenere il massimo da queste cpu ha trovato, infatti, un'amara sorpresa. L'overclock delle CPU Sandy Bridge ottiene migliori risultati con temperature ambiente piuttosto che sub-zero. Se le grandi percentuali di overclock ad aria e a liquido faranno la gioia degli utenti di fascia media, Sandy Bridge sarà una grande delusione per gli overclocker estremi, salvo smentite o escamotage in grado di aggirare o cambiare questa situazione.
Allo stato attuale delle cose, gli overclocker attenderanno le piattaforme di fascia alta LGA 2011, basate anch'esse su architettura Sandy Bridge, nella speranza che Intel avrà un occhio di riguardo a anche per questa nicchia di utenti piuttosto esigente, ma allo stesso tempo disposta a spendere cifre più consistenti per ottenere il massimo dal proprio sistema.